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Messaggi di dr-giovanni-ponzielli
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dr-giovanni-ponzielli
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02 novembre 2013 15.54
È strano quello che riferisce in merito alla permanenza del "plus" a livello del dorso medio e non a livello dell'angolo naso frontale come ipotetica conseguenza di una maggior azione della raspa in alto anziché sul gibbo. Infatti per quanto riguarda l'uso della raspa per modellare il dorso ( la raspa può anche andar bene ) generalmente se la raspata è insufficiente lo è soprattutto a livello dell'angolo naso frontale dove agisce di meno ( l'azione della raspa in quel punto si arresta...). Probabile che il gonfiore iniziale a livello di tutto il dorso ( e teoricamente maggiore a livello dell'angolo naso frontale dove l'edema tende a ristagnare maggiormente ) abbia inizialmente mascherato il plus residuo in area gibbo e ora sgonfiandosi uniformemente il naso si renda visibile il gibbo. Possibile che la raspata ( di per sé teoricamente corretta come azione modellante ) sia stata insufficiente. Non mi preoccuperei più di tanto, non ci sono danni ma l'indicazione a un possibile ritocco. La soluzione "conservativa" adottata dal suo chirurgo non merita censura ma è probabile che per fare il naso "scavato" come riferisce Lei di desiderare si rendano necessarie anche le osteotomie. Un mese comunque è poco per valutare il risultato. Chieda al suo chirurgo di accelerare il processo di stabilizzazione con anti infiammatori così di poter eventualmente anticipare, ove richiesto, il ritocco necessario per accontentare le sue aspettative. In bocca al lupo dr Ponzielli
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dr-giovanni-ponzielli
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02 novembre 2013 15.54
È strano quello che riferisce in merito alla permanenza del "plus" a livello del dorso medio e non a livello dell'angolo naso frontale come ipotetica conseguenza di una maggior azione della raspa in alto anziché sul gibbo. Infatti per quanto riguarda l'uso della raspa per modellare il dorso ( la raspa può anche andar bene ) generalmente se la raspata è insufficiente lo è soprattutto a livello dell'angolo naso frontale dove agisce di meno ( l'azione della raspa in quel punto si arresta...). Probabile che il gonfiore iniziale a livello di tutto il dorso ( e teoricamente maggiore a livello dell'angolo naso frontale dove l'edema tende a ristagnare maggiormente ) abbia inizialmente mascherato il plus residuo in area gibbo e ora sgonfiandosi uniformemente il naso si renda visibile il gibbo. Possibile che la raspata ( di per sé teoricamente corretta come azione modellante ) sia stata insufficiente. Non mi preoccuperei più di tanto, non ci sono danni ma l'indicazione a un possibile ritocco. La soluzione "conservativa" adottata dal suo chirurgo non merita censura ma è probabile che per fare il naso "scavato" come riferisce Lei di desiderare si rendano necessarie anche le osteotomie. Un mese comunque è poco per valutare il risultato. Chieda al suo chirurgo di accelerare il processo di stabilizzazione con anti infiammatori così di poter eventualmente anticipare, ove richiesto, il ritocco necessario per accontentare le sue aspettative. In bocca al lupo dr Ponzielli
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09 ottobre 2013 17.31
Salve, dunque se riesce a inviarci una foto possiamo esserle utili. Oppure prenda contatto direttamente con me per concordare un appuntamento e valutare la cosa, ok? Dr Ponzielli
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dr-giovanni-ponzielli
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08 settembre 2013 18.48
Mi invii un paio di foto ( una anche di profilo ) e le faccio una simulazione del risultato. La mia mail è giovanni.ponzielli@gmail.com. ,ok? Dr Ponzielli
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22 marzo 2013 14.31
Certamente, mi invii un paio di foto ( una di fronte e una del profilo sinistro ) sul mio indirizzo e mail e glie le rinvierò modificate, come ritengo sia possibile e più naturale per lei. Eventualmente mi potrà suggerire altre correzioni a seconda delle sue aspettative.
Ok? Dr Ponzielli |
dr-giovanni-ponzielli
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10 marzo 2013 09.41
Buongiorno signor Stefano, consideri che il bendaggio chirurgico lo possiamo eliminare anche il giorno dopo l'intervento e sostituire con un copri orecchie di significato non chirurgico ( fascia sportiva ). Dr Giovanni Ponzielli
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dr-giovanni-ponzielli
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10 febbraio 2013 23.48
Signora Giuseppina dobbiamo chiarire alcune cose: il SSN ( sistema sanitario nazionale ) non "copre" gli interventi a finalità estetica, con poche eccezioni ( ricostruzione mammaria dopo mastectomia, esiti di traumi, ecc ). Per cui se intende avvalersi ( come e' suo diritto ) dell'assistenza pubblica, deve limitarsi alla soluzione della disfunzione respiratoria. Se per lei la parte estetica e' importante sappia comunque che eseguire privatamente sia l' intervento estetico che funzionale costa lo stesso dr Giovanni Ponzielli
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11 dicembre 2013 20.04
Il fatto di cadere di lato è legato alla dimensione del seno ( con o senza protesi ) e alla conformazione del torace: se il torace fosse piatto come una tavola e il paziente sdraiato " in bolla" le mammelle ( con o senza protesi ) non si sposterebbero. Se il torace è più bombato ( ad esempio a botte ) le mammelle ( con o senza protesi è ovvio che cadano di lato.... Dr Ponzielli
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09 dicembre 2013 19.14
Certo che è possibile correggere una sinmastia. Non c'è nessun reggiseno particolare che può sostituire l'intervento correttivo, tranqui ( nemmeno se di marca americana.....) dr Ponzielli
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08 dicembre 2013 18.26
Buonasera, per comprendere il perché di una sin mastia e quindi l'iter per correggerla bisogna conoscere qualcosa dell'anatomia normale della regione toracica.
I muscoli pettorali che ciascuno conosce e sa come contrarre ( facendo forte pressione con i due palmi delle mani uno contro l'altro ) consentono di avvicinare le braccia o un braccio verso il lato opposto. Per consentire questa azione i muscoli pettorali ( gran pettorali ) traggono origine da una regione della spalla e si inseriscono principalmente sul margine laterale dello sterno ( che è un osso posto in mezzo al torace ). Nella sin mastia, che consiste nella comunicazione ( interna ) tra i due seni, in quanto è venuta meno in una più o meno vasta area la definizione del perimetro interno della base del seno o di entrambi i seni cosicché ne consegue una dismorfia caratterizzata dalla perdita parziale o totale del caratteristico angolo tra le due superfici curve ( seno appunto in trigonometria o sinus, avvallamento.... ) divenendo tale angolo un piano. Tale alterazione anatomica può interessare le connessioni muscolari, ma deve interessare anche il rivestimento cutaneo. Quando il chirurgo, nella preparazione delle tasche chirurgiche esegue degli scollamento incongrui mediamente ( verso i margini sternali ) la pressione dei volumi protesici unitamente alla mancata adesione dei piani anatomici a livello dello sterno ( muscoli e cute ) produce il contatto delle protesi medialmente e quindi la perdita dell'angolo tipico: il seno. Detto questo risulta chiaro come la ricostruzione sia indipendente dal tipo di protesi ( rotonda o anatomica ) ma semmai possa trarre vantaggio dal nuovo volume in quanto un volume che produce meno spinta può facilitare la ricostruzione. La ricostruzione consiste nel ripristino delle connessioni interrotte. Se vuole sapere qualcosa di più preciso relativamente al suo caso specifico mi invii delle foto ( anche in stato di contrazione muscolare ) alla mia mail giovanni.ponzielli@gmail.com |
dr-giovanni-ponzielli
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14 novembre 2013 19.55
Provi nella sede più vicina. Tutto dipende dal medico che la visita. Se ravvisa nel suo caso gli estremi di un problema di salute la dovrebbe inserire in una lista d'attesa. Auguri dr Ponzielli
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dr-giovanni-ponzielli
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11 novembre 2013 14.42
Non c'è differenza di durata tra una forma e l'altra di protesi ma eventualmente tra un tipo di silicone ( più o meno coesivo ) e un altro. Il rippling a partità di condizioni fisiche della paziente ( sufficiente tessuto di copertura ecc, diciamo per fare un esempio a parità di soggetto cioè stesso soggetto...) è più facile che si verifichi con protesi ipo riempite, e questo dipende dal modello ( più o meno morbido ) oppure con protesi testurizzate anziché a superficie liscia.
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11 giugno 2013 09.11
Le protesi non implicano maggiori controlli di quanto una donna debba farne per la sua condizione di donna. Le protesi non durano tutta la vita. Si concorda una durata media di una decina d'anni. Dopo di che non è automatico il doverele sostituire. Dipende dai riscontri degli esami di routine che ogni donna fa al suo seno e che possono evidenziare la rottura di una protesi ed eventualmente dipende dalle condizioni cliniche ( se la paziente portatrice di protesi avverte qualche cambiamento dentro il suo seno. Sarà il suo medico o il suo chirurgo a consigliata in merito
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dr-giovanni-ponzielli
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14 maggio 2013 18.06
Probabilmente necessità di un intervento di mastopessi che oltre a consentire il sollevamento del seno, permette di eliminare le smagliature comprese nella cute da rimuovere. L'utilizzo contestuale di una protesi consente di distendere le smagliature residue e di renderle meno visibili. Entri nel mio sito professionale www.chirurgia-estetica-Milano.it dove alle voci mastopessi e mastopessi con protesi può trovare quello che sta cercando. Dr Giovanni Ponzielli
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27 marzo 2013 06.49
buongiorno Dani, dunque deve sapere che il capezzolo risulta introflesso ( di grado variabile ) a seguito di una malformazione dei dotti galattofori ( che veicolano in certe condizioni la secrezione dei vari componenti della ghiandola mammaria, all'esterno attraverso il capezzolo ). Gli interventi per la sua correzione sono molteplici, ma devono prevedere l'interruzione dei dotti galattofori così da "liberare" il capezzolo trattenuto. L'intervento è relativamente semplice e può essere integrato anche da un aumento di volume ad esempo con grasso autologo ( basta una piccola iniezione....sia per il prelievo che per il filling ). L'insiccesso del suo primo approccio è sicuramente dovuto a correzione "inadeguata"....se desidera che valuti il suo caso mi contatti pure le lascio cell e mail ( 335459194 giovanni.ponzielli@gmail.com. buona giornata dr Ponzielli
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dr-giovanni-ponzielli
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26 marzo 2013 15.05
non ci sono problemi particolari anche se la chirurgia non è esente da rischi e complicazioni, ma tutto è calcolato e a tutto c'è rimedio. Per poterle essere più utili bisognerebbe vederla. intanto la invito a visitare il mio sito professionale www.chirurgia-estetica-milano.it dr Ponzielli
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22 marzo 2013 14.21
E' possibile, ma non è prudente. Si tratta di due interventi (la mastopessi e l'addominoplastica) abbastanza impegnativi per lei e l'eseguirli entrambi nella stessa seduta operatoria le comporterebbe un post operatorio particolarmente pesante. Io suggerirei di programmarli in tempi diversi, magari ravvicinati.
Dr Ponzielli |
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17 marzo 2013 07.26
Congratulazioni Rosy per il suo lieto evento. No problem per ridare appeal al suo seno. Meglio che dai capezzoli non fuoriesca ancora del siero. Mi invii se desidera qualcosa in più sul suo caso un paio di foto ( fronte e lato ), dr Ponzielli
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